Com’era prevedibile, il Consiglio degli Stati ha rifiutato a sua volta l’iniziativa federale. Tra i vari discorsi, sottolineiamo che il Consigliere federale Alain Berset ha fatto notare come l’iniziativa proponga di « uscire da una logica assicurativa per dirigersi verso una logica di esistenza. ».
La Consigliera agli Stati Liliane Maury Pasquier ha dal canto suo dichiarato che « L’idea di concedere a tutte le cittadine e a tutti i cittadini un sussidio individuale, incondizionato e a tempo indeterminato (la durata di una vita) si distingue per la sua semplicità ed equità. L’idea è d’altronde già in corso di realizzazione in altri Paesi, in particolare in Olanda. In un momento in cui il lavoro retribuito è spesso messo sotto pressione, precarizzato, e quasi la metà degli attuali impieghi svizzeri rischiano di sparire nel prossimo futuro, il reddito di base incondizionato offre un orizzonte alternativo, possibile e credibile. Un progetto al contempo sociale e liberale, che punta sull’autonomia e sui talenti di ogni persona, un progetto né di sinistra né di destra, ma che bensì esprime profondi valori universali. »