L'Associazione romanda e ticinese delle istituzioni di azione sociale (ARTIAS) ha pubblicato in luglio [1] un dossier preparato da Ralph Kundig, presidente di BIEN-CH : «Il reddito di base incondizionato, la sicurezza sociale del 21esimo secolo». (20 pagine, en francese)
Riassunto:
« Considerato fino a ieri come un'utopia, l'idea del Reddito di Base Incondizionato (RBI) è oggi considerata da diversi attori della vita pubblica una soluzione ai problemi sistemici della nostra società. Il popolo svizzero sarà chiamato a proinunciarsi su un'iniziativa popolare federale per un reddito di base incondizionato, probabilmente l'anno prossimo.
Il reddito di base è un'allocazione mensile, versata senza condizioni a ogni cittadino e sufficiente a permettere un'esistenza degna. In Svizzera, quasi tutta la popolazione dispone già di un reddito pari almeno a quella cifra. La novità è il carattere incondizionato.
Il reddito di base permette di svolgere un impiego scelto, piuttosto che subito, rende inutili le misure di controllo sociale, non ha «effetti soglia» che frenano l'inserimento professionale e incoraggia lo spirito di impresa. A oggi rappresenta il maggior progresso sociale necessario per la nostra società del 21esimo secolo. »
Links:
[1] http://www.artias.ch/artias_dossier/le-revenu-de-base-inconditionnel-la-securite-sociale-du-xxie-siecle/
[2] https://bien.ch/sites/bien/files/misc/story/2015/07/dossier-artias-juillet-2015-revenu-de-base-inconditionnel.pdf