Come avevamo annunciato lo scorso giugno , la proposta di mozione "per un’esperienza pilota del reddito di base incondizionato (RBI) a Ginevra" è stata presentata l'11 settembre 2019 al Gran Consiglio di Ginevra da un gruppo di deputati dei Verdi e del PS.
Il testo della mozione chiede al Consiglio di Stato di:
- realizzare un’esperienza pilota del RBI nel cantone di Ginevra, della durata di almeno cinque anni e che coinvolga un campione sufficientemente ampio e rappresentativo, in vista della futura introduzione del RBI in Svizzera;
- coinvolgere l'Università di Ginevra e l'Associazione BIEN-CH nella definizione delle condizioni generali e dei parametri dell’esperienza pilota, così come nel suo accompagnamento, tarmite un approccio multidisciplinare;
- rendere pubbliche le prime valutazioni del progetto fin dal terzo anno per valutare l’impatto di tale sistema sui beneficiari, ma anche sulla società nel suo assieme.
Le motivazioni sono le seguenti :
- le trasformazioni del mondo del lavoro dovute alle nuove tecnologie nei servizi e nella produzione, in particolare l'intelligenza artificiale, i big data, l'uberizzazione, il self-buying/checking, e le loro conseguenze sia sulla precarietà dei redditi del lavoro, sia sull’aumento della domanda di prestazioni sociali complementari o sostitutive;
- il risultato incoraggiante nel cantone e nella città di Ginevra dell'Iniziativa popolare "Per un reddito di base incondizionato" sottoposta a votazione popolare nel 2016;
- le sperimentazioni del RBI già realizzate in Finlandia, Paesi Bassi e Canada;
- le sperimentazioni prospettate nelle città di Zurigo e Losanna in risposta a atti parlamentari;
- Il dibattito sul RBI già avviato in molti paesi, in particolare nel Parlamento Europeo, in Francia, negli Stati Uniti, in Canada, in India o in Messico;
- il sostegno a questa idea espresso in vari paesi, sia a sinistra che a destra dello scacchiere politico (per esempio da Benoît Hamon o da Thomas Piketty in Francia) o nel mondo economico e delle nuove tecnologie da personalità come Bill Gates, Mark Zuckerberg o Elon Musk;
- le competenze soprattutto cantonali del sistema di protezione sociale nel Cantone di Ginevra;
- la necessità di promuovere lo sviluppo di attività che sostengano la transizione ecologica;
- la possibilità per il cantone di Ginevra di profilarsi a lungo termine come uno Stato capace di cogliere le sfide e le conseguenze della rivoluzione in corso e di offrirvi una risposta socio-economica.
La proposta è stata elaborata da un gruppo di lavoro di BIEN-CH e dei Verdi di Ginevra, in particolare da Ralph Kundig, presidente di BIEN.CH, Frédérique Perler, vicepresidente dei Verdi-GE e deputata al Gran Consiglio quando la proposta è stata inoltrata, ora sindaca di Ginevra, e Pierre Eckert, deputato al Gran Consiglio. È stata presentata e sostenuta da una ventina di deputati, principalmente dei Verdi e del PS.
Testo completo della mozione n°2587 (IT)