L'UGUAGLIANZA SI OTTIENE ATTRAVERSO
REDDITO DI BASE INCONDIZIONATO
Mentre tre anni fa più di un terzo degli uomini e delle donne di Ginevra ha votato per il reddito di base incondizionato, la Svizzera Verde e BIEN-Svizzera, alla vigilia dello sciopero delle donne del 14 giugno, propone un progetto pilota per Ginevra: il reddito di base incondizionato RBI come strumento centrale per la parità.
La RBI non solo è un ottimo strumento per garantire una migliore ridistribuzione della ricchezza tra la popolazione, uomini e donne, ma permette anche di ripensare completamente il nostro rapporto di lavoro e di valorizzare le attività non retribuite, essenziali per la coesione sociale. La RBI permette così di conciliare meglio la vita professionale, la formazione, la vita familiare, la vita associativa e politica e il tempo libero per tutti.
E' un cambiamento di paradigma totale che i Verdi chiedono. Attraverso il progetto pilota di Ginevra, il Partito Verde vuole stabilire un reddito di base incondizionato che dia a tutti la libertà di scegliere la propria attività, retribuita o non retribuita. Con la RBI, l'uguaglianza, la solidarietà, il lavoro associativo e l'impegno civico, ormai valorizzati, sono destinati a crescere.
Come sappiamo, sono soprattutto le donne che lavorano a tempo parziale e che svolgono un lavoro non retribuito. Un reddito di base rappresenta un apprezzamento e un riconoscimento di questo lavoro, essenziale per il funzionamento della società e il mantenimento della coesione sociale. Ma soprattutto, lungi dal confinare le donne a casa o ad uno stipendio basso, la RBI dà loro la libertà di scegliere la propria attività.
L'emancipazione femminile richiede una maggiore indipendenza finanziaria. Garantendo un reddito di base per tutti, la RBI contribuirà all'emancipazione di molte donne e allo stesso tempo ridurrà la loro sottomissione a un coniuge violento, a un capo molesto o addirittura alla prostituzione forzata. Garantendo l'autonomia economica a tutti e a ciascuno, senza distinzioni, la RBI permette di raggiungere un migliore equilibrio nella distribuzione del potere e quindi di avvicinarsi alla parità.
La mozione che i Verdi presenteranno quest'estate richiederà il rapido avvio a Ginevra di un esperimento pilota di diversi anni su un campione di popolazione sufficientemente ampio e diversificato (diverse migliaia di persone), al fine di raccogliere dati per analizzare gli impatti economici, sociali ed ecologici dell'introduzione di un RBI. Questa esperienza dovrà essere convalidata dalla comunità accademica, che definirà i parametri da valutare: occupazione, salute, formazione all'autonomia, integrazione sociale, uguaglianza, partecipazione civica.
In un momento di necessaria transizione ecologica, in cui molti posti di lavoro sono destinati a cambiare o a scomparire, è tempo di rivedere il nostro sistema di ridistribuzione della ricchezza, che non può più limitarsi al lavoro retribuito. Senza l'introduzione di una RBI, gli abitanti più vulnerabili, che sono la maggioranza delle donne, si troveranno sempre più spesso in posizioni di dipendenza, eliminando così la prospettiva di una vera uguaglianza tra tutti.
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