Ralph Kundig e Gabriel Barta, presidente e vicepresidente di BIEN-CH, sono stati ascoltati il 22 novembre 2021 dalla Commissione dell'Economia del Gran Consiglio di Ginevra. La commissione sta esaminando la proposta di mozione "Per un un’esperienza pilota del RBI a Ginevra". L'udienza, che è durata quasi due ore, si è svolta in due fasi: una presentazione visiva del progetto da parte del signor Kundig, seguita da una discussione.
La presentazione ha ricordato i principi fondatori del RBI, la sua differenza fondamentale rispetto alle prestazioni sociali, il sostegno espresso da personalità di vario orientamento politico, i suoi principali vantaggi, come si integra ai redditi personali esistenti, il modello di applicazione e di finanziamento di BIEN.CH (il modello VAN di Martino Rossi + altre fonti), la risposta che potrebbe rappresentare ai problemi della quarta rivoluzione industriale o alle situazioni di crisi e, infine, le ragioni e le considerazioni pratiche per una sua sperimentazione a Ginevra.
Le numerose domande dei deputati hanno evidenziato il loro interesse e, in alcuni casi, la loro buona conoscenza dell'argomento. Fra i temi sollevati sul RBI, vi sono quelli relativi ai cambiamenti indotti per il sistema sociale e, dunque, su quali prestazioni potrebbero essere abolite o adattate. I nostri rappresentanti hanno indicato che il RBI sostituirebbe solo alcune prestazioni sociali e solo fino all'importo del RBI. Nei casi in cui il RBI non fosse sufficiente a raggiungere il suo scopo di permettere una vita dignitosa, dovrebbe essere integrato da una prestazione sociale complementare che risponda agli stessi principi di quelle riguardanti l'AVS o l'AI.
Alcuni deputati hanno espresso l'obiezione che i milionari come il signor Blocher non hanno bisogno del RBI. Abbiamo risposto che il carattere incondizionato del RBI è la vera novità, che praticamente tutti in Svizzera ricevono già un reddito di base in un modo o nell’altro, e che è proprio il carattere universale del RBI che ne fa un diritto fondamentale senza stigma o colpa di chi lo riceve. Infine, le persone con redditi elevati che riceverebbero il RBI non ne avrebbero alcun vantaggio finanziario poiché contribuirebbero più delle altre al suo finanziamento.
Sono state poste anche domande sull'immigrazione e sui lavoratori frontalieri. I nostri rappresentanti hanno indicato che BIEN.CH propone una forma di reddito di base condizionato pagato dal datore di lavoro (RBC) per i lavoratori frontalieri, e per i nuovi immigrati durante un periodo di attesa di tre o cinque anni. Questo perché il reddito di base è una componente del reddito totale che comprende il reddito da lavoro e tutti dovrebbero essere soggetti alle medesime condizioni nel mercato del lavoro.
È stata sollevata anche la questione dell'inflazione. La risposta è stata che, poiché globalmente il RBI non rappresenta un supplemento di reddito monetario, ma una garanzia del reddito necessario per coprire i bisogni di base, non c'era motivo di temere una spinta all’inflazione. Neppure considerando che vi sarà una diversa distribuzione del reddito a vantaggio della classe media o dei lavoratori poveri: perché in Svizzera vi è un’offerta sufficiente di beni di consumo e soggetta a concorrenza.
Infine, sono stati discussi gli aspetti pratici di una sperimentazione del RBI a Ginevra. Sulla questione della campionatura è stato ricordato, come già espresso nella proposta di mozione, che i partecipanti dovranno essere sufficientemente numerosi e diversificati in termini di età, sesso, occupazione, livello di reddito, e così via. Ciò garantirebbe che la sperimentazione produca un risultato convincente ed eviti le distorsioni di altre esperienze come quella in Finlandia, dove sono state prese in considerazione solo persone escluse dal mercato del lavoro. È stato ricordato, come mostrato nella presentazione preliminare, che per l’esperienza pilota si possono prevedere costi reali contenuti, perché solo un supplemento di reddito piuttosto modesto è necessario per simulare il vantaggio economico del RBI nella parte inferiore della scala salariale.
Molti dei parlamentari presenti all'udienza hanno mostrato un reale interesse per il tema del RBI. Per questo la sessione è durata così a lungo e sono state poste così tante domande. I dubbi espressi dimostrano però che per arrivare all'introduzione effettiva del RBI saranno ancora necessari molti studi e sperimentazioni che possano valutare tutte le possibili conseguenze di un cambiamento economico così radicale. Anche se un’esperienza pilota vi può effettivamente contribuire, poiché permette di valutare determinati comportamenti individuali, essa non sarà assolutamente in grado di misurare gli importanti cambiamenti sociali, culturali e macroeconomici indotti dal RBI. In ogni caso, una tale sperimentazione offrirebbe la possibilità ai vari attori istituzionali di cogliere meglio il tema e potenzialmente di suscitare altre esperienze o studi accademici approfonditi in ambito sociologico ed economico.
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