Lisa Mazzone, consigliera nazionale Les Verts/GE ;Sergio Rossi, professore di macroeconomia UniFR; Ralph Kundig, presidente dell'associazione BIEN-CH e coordinatore romando per l'iniziativa hanno difeso l'iniziativa davanti a Ivan Slatkine, presidente della federazione delle imprese romande e anziano deputato PLR ; Raymond Clottu, consigliere nazionale UDC/NE e infine Stéphane Garelli, professore all'IMD e all'Università di Losanna. Siamo molto fiere/i dei nostri difensori del RBI che hanno fatto un lavoro eccellente nell'esporre i vantaggi del RBI e il sì all'iniziativa federale, malgrado il fuoco incrociato dei rappresentanti della destra conservatrice…
L’economista ed ex-ministro del lavoro Robert Reich è favorevole all'iniziativa svizzera, che considera vincente e quello che deve fare con robot.
Michael Soukup intervista Robert Reich
Lei è un illustre sostenitore del reddito di base, su cui la Svizzera voterà a Giugno. Perché ?
Presto o tardi, il reddito di base sarà una necessità, semplicemente perché non abbiamo alternative. Sempre di più, il progresso tecnico fa sparire i migliori posti di lavoro. L'economista inglese John Maynard Keynes disse nel 1928 che, grazie al progresso tecnico, nel 2028 nessuno sarebbe stato più costretto a lavorare per garantirsi da vivere.
Ma non lavoriamo più che mai, invece ? [+]
La Suisse est le premier pays à voter sur l’instauration d’un revenu de base inconditionnel en juin 2016. L’initiative populaire propose de garantir inconditionnellement la part de revenu nécessaire pour permettre une vie digne.
Nous cherchons du renfort pour la campagne de la votation : travaille dans une jeune équipe et aide-nous à développer des stratégies de campagne, des actions médiatisées, une communauté. Tu contribueras ainsi à permettre au revenu de base de devenir une réalité en Suisse et dans le monde entier.
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Il presidente di SwissICT, Thomas Flatt , sostiene il reddito di base incondizionato (per cui si voterà il 5 giugno):
Ormai siamo definitivamente atterrati nel mondo reale. Facciamo parte dell'establishment. Non solo i nostri rappresentanti si fanno improvvisamente eleggere nei Parlamenti nazionali, ma eravamo anche a Davos 2016, dove il tema centrale era quello che abbiamo inventato e dobbiamo ancora inventare. Come sempre, le cattive notizie si vendono meglio delle buone. È il motivo dell’annuncio che nei prossimi anni, nei paesi industrializzati spariranno cinque milioni di posti di lavoro. Queste stime in realtà sono troppo prudenti. Secondo altri studi, fino al 50% dei posti di lavoro saranno distrutti nel corso dei prossimi 10 - 20 anni.
I TI creano tuttavia anche posti di lavoro, e persino in grande numero, rispondono i nostri ottimisti con fierezza. Senza dubbio sì, e sarà certamente facile per i tassisti, dipendenti dell'industria e addetti ai call center di riciclarsi come specialisti di robotica e sviluppatori di software. E sarà molto più semplice di oggi la ricerca di un posto di lavoro per un informatico di 50 anni. Ma non lasciamoci intimidire dal pessimismo partigiano di coloro che considerano le realtà di ieri come eterne. Siamo sopravvissuti all'invenzione dell'elettricità, della macchina a vapore, della ferrovia, dell'automobile e a molte altre ancora – sono apparse industrie nuove, e poi sono scomparse, sono stati creati molti posti di lavoro, poi distrutti e sostituiti da altri nuovi. La stessa cosa succederà oggi – o forse no. In ogni caso, a guadagnare saranno coloro che anticipano già oggi la realtà a 5/10 anni e orientano la loro produzione e i loro servizi verso questo mondo futuro. [+]
Il 27 gennaio 2016, il Consiglio federale ha comunicato l'oggetto delle votazioni del 5 giugno 2016 e l'iniziativa per un R.B.I. sarà nel programma. La campagna è dunque ufficialmente iniziata!
Le reti di sostegno si organizzano e ricevono sempre più persone entusiaste all'idea di partecipare a questa storica campagna. Anche il nostro budget, indispensabile per finanziare il materiale di comunicazione e le nostre azioni sul campo, cresce grazie al vostro impegno. Ogni donazione conta, da quella mensile di 5 Franchi di Duccio a quella di 10.000 franchi fatta da Clemente! Non si dice forse che i grandi fiumi nascono da piccoli ruscelli?
A oggi, il successo della votazione è ancora molto incerto, perché tropppe persone ignorano ancora l'argomento. Queste persone, per giunta, sono vulnerabili alla disinformazione dei soggetti ostili alle libertà individuali. La nostra sfida è di arrivare al punto che la popolazione riceva un'informazione il più oggettiva possibile. Chiunque può contribuire, al riguardo: parlandone tra voi, inviando alla vostra cerchia di amici l’email di informazione che abbiamo redatto, condividendo le informazioni della nostra pagina facebook e invitando la vostra cerchia di amici a cliccare su « Mi piace » ,collaborando alle nostre azioni e prendendo parte al finanziamento partecipativo della campagna. [+]