« Negli Stati-Uniti, ci viene detto generalemente che la povertà sia un problema molto complicato, che per essere risolto chiede decine di riforme in ambiti tanto diversi tra loro come l'istruzione pubblica, la formazione ed il matrimonio. Ma non è vero. Una parte importante della povertà puo essere risolta, a livello politico, con una comune facilità. Come ? Basta dare soldi ai poveri. »
Negozio di generi alimentari di azione sociale (Reuters)
« Quest'idea attira anche una gamma interessante di sostegno politico. Coloro che difendono il concetto di un reddito di base provengono infatti da tutti gli orizzonti politici, dall'ala sinistra con quelli che sono a favore della ridistribuzione come Martin Luther King, ai conservatori come F.A.Hayek, Milton Friedman e Charles Murray. »
« Questa sicurezza non dovrebbe soltanto impedire alla gente di cadere nella povertà. Il reddito di base potrebbe permettere ai lavoratori di chiedere migliori condizioni salariali e lavorative, perché sapranno che avranno sempre una base sicura. In altre parole, potrebbe equilibrare le regole del gioco per i 99 per cento dei meno avvantaggiati. »
Questo articolo uscito sull'Atlantic magazine (milioni di visitatori mensili) il 29 ottobre dimostra che l'introduzione del reddito di base negli Stati-Uniti è economicamente fattibile.
Titolo oroginale: How to Cut the Poverty Rate in Half (It's Easy) (in inglese). [+]
Il reddito di base prosegue a far parlare di se oltre-Atlantico. Questo 12 novembre 2013, è il New-York Times che presenta l'iniziativa svizzera per il reddito di base e si concentra fortemente sulla possibilità di applicare tale modello negli Stati-Uniti.
La giornalista economica Annie Lowrey ci spiega così gli effetti positivi dell'esperienza Mincome nella città canadese di Dauphin, i cui abitanti avevano ricevuto durante alcuni anni un reddito di base :
Evelyne Forget, economista della salute all'Università del Manitoba, ha condotto una ricerca approfondita sui risultati dell'esperienza. Alcuni risultati stavano attesi, comme la scomparsa della povertà. Altri più sorpredenti, come l'aumento del tasso di diplomati o la flessione del tasso di ospedalizzazione. « con un programma sociale come questo, spiega la Forget, i valori all'interno della comunità stessa cominciano a cambiare ».
Il reddito di base è bene lungi dall'essere un argomento nuovo e utopistico. Proposto a suo tempo dal presidente Nixon, torna oggi al nocciolo del dibattito pubblico. La giornalista economica del New-York Times ci spiega questa tendenza : [+]
La campagna di finanziamento partecipativo del movimento europeo per un reddito di base si è avviato il 7 novembre. In due giorni superava già l'obiettivo stabilito di 15'000€. Va avanti fino al 21 novembre.
L'iniziativa Cittadina Europea (ICE) per un reddito di base deve ancora raccoglier 875'000 firme. Per accelerare il ritmo della raccolta che finisce in gennaio 2014 e fare conoscere meglio il reddito di base, una campagna di Crowdfunding fu stato lanciata da nostri amici europei. Il successo di questa campagna dimostra l'interesse dei cittadini per il reddito di base. [+]
Oggi, 8 Novembre 2013, La Cancelleria Federale della Svizzera ha annunciato che l'Iniziativa Cittadina per un Reddito di Base Incondizionato è stata formalmente accettata. Dopo la consegna delle firme del 4 ottobre 2013, ne ha dichiarate valide 126.408. Pertanto, la Cancelleria Federale della Svizzera conferma formalmente: il referendum nazionale sul Reddito di Base Incondizionato si farà.
Cosa succede, adesso? Il consiglio federale prenderà in considerazione il Reddito di Base, e preparerà un report sull'argomento. Questa fase durerà circa un anno. Dopodiché si terrà un dibattito in Parlamento. Il referendum nazionale, a quel punto, si terrà dopo due/tre anni.
Il quesito sarà: È giusto che ogni persona nel paese riceva, senza contropartite, una base finanziaria sufficiente a vivere?
Enno Schmidt & Daniel Straub [+]
Avete la cittadinanza europea? Allora qualunque sia il vostro luogo di residenza, potete firmare ufficialmente l'iniziativa cittadina europea! L'aspettavate da più di un anno...
ma questa è la volta buona!
Gli sforzi realizzati da cittadini e organizzazioni,
provenienti da più di quindici paesi diversi,
sono appena stati ricompensati.
Da quando la Commissione europea ha finalmente accettato la nostra proposta d'iniziativa, il comitato di cittadini ha lavorato sodo con la Commissione per mettere a punto il sistema di raccolta on-line di dichiarazioni di sostegno (firme), nonché il sito basicincome2013.eu, il sito ufficiale, multilingue, della campagna. La quantità di informazioni che richiediamo hanno generato molte domande. Ma abbiamo un motivo legittimo: non si tratta di una mera petizione da firmare su siti come AVAAZ o change.org, che chiedono solo un indirizzo e-mail. [+]